Performance di atterraggio: guida essenziale per i Piloti

FLIGHT CORNER 
RUBRICA DI CULTURA TECNICA AERONAUTICA
a cura di Leonardo Ricci


PERFORMANCE DI ATTERRAGGIO: GUIDA ESSENZIALE PER I PILOTI



Quando si parla di performance di atterraggio e del loro calcolo, la maggior parte dei piloti di
Boeing pensa subito alla sezione del QRH dedicata alle performance in volo. Tuttavia, è altrettanto importante ricordare che esiste una sezione cruciale nell’FCOM riguardante le Performance Dispatch (PD). Questi dati, noti anche come “dati certificati” secondo i requisiti della CS25, sono fondamentali per le operazioni di volo. Forniscono informazioni precise e certificate necessarie per garantire atterraggi sicuri ed efficienti, rappresentando un pilastro della pianificazione pre-volo che non può essere trascurato.


Pre-volo: Il ruolo cruciale del calcolo delle Performance di Dispatch


Prima di ogni volo, è essenziale verificare che le Performance Dispatch siano state calcolate accuratamente sia per l’aeroporto di destinazione che per eventuali aeroporti alternati.

Questo processo implica la determinazione di dati che garantiscano il rispetto dei requisiti di climb gradient, in particolare relativi all’Approach Climb e al Landing Climb, oltre ai requisiti di lunghezza della pista di atterraggio, come il calcolo per la pista "più favorevole" e lunga senza vento e quella più probabilmente assegnata tenendo conto delle condizioni del vento attuali e previste (landing field length requirements).

Questi calcoli possono essere effettuati utilizzando le Performance Dispatch dell’FCOM o strumenti specifici come l’OPT (Onboard Performance Tool).

Il dispatch limit weight, ovvero il peso massimo consentito per l’atterraggio, sarà determinato dal valore più basso, tra i requisiti richiesti, ottenuto attraverso il calcolo delle Performance Dispatch o tramite il software di calcolo delle performance.
La precisione di questi calcoli è essenziale per garantire la sicurezza e l’efficienza del volo.


Gestione del peso in atterraggio: quando il volo non può essere autorizzato


Nel processo di calcolo della massa di atterraggio, se il valore ottenuto supera il limite massimo consentito in base ai requisiti di pendenza di salita
(climb gradient requirements) o di lunghezza della pista di atterraggio (landing field length requirements), il volo non può essere autorizzato per il decollo.

Tuttavia, esistono alcune eccezioni previste dalla normativa che permettono comunque il dispatch del volo, purché vengano rispettate specifiche condizioni. Queste deroghe, dettagliatamente descritte nei manuali operativi delle compagnie aeree, sono conformi alle normative EASA. Esse offrono una certa flessibilità operativa, mantenendo comunque elevati standard di sicurezza attraverso misure correttive o compensative, come la riduzione del carico utile o l'opportuna scelta degli aeroporti alternati.

È fondamentale che piloti e personale di terra, (flight dispatch officer),  seguano rigorosamente queste direttive operative per garantire che il volo rispetti tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti.


Il Climb Gradient: un requisito ineludibile per il dispatch


Uno degli aspetti essenziali per il dispatch di un volo è il calcolo preciso del climb gradient. Prima del decollo, è indispensabile dimostrare che l’aeromobile può rispettare i gradienti di salita, sia per l’aeroporto di destinazione che per eventuali aeroporti alternativi. Questo calcolo è cruciale per assicurare che l’aereo possa effettuare manovre critiche anche in condizioni non ottimali.

Il climb gradient è particolarmente rilevante in due scenari:

  1. Missed Approach: In caso di mancato avvicinamento, con un motore in avaria, è necessario calcolare l’approach climb gradient per garantire una salita sicura e controllata.
  2. Balked Landing: In caso di mancato atterraggio, come ad esempio un balked landing, viene calcolato il landing climb gradient per assicurare che l’aereo possa riprendere quota in modo sicuro

La comprensione e l'applicazione rigorosa delle performance di atterraggio rappresentano una pietra miliare nella preparazione e nella sicurezza del volo.

Come abbiamo visto il calcolo delle Performance Dispatch non è solo una procedura tecnica, ma una vera e propria garanzia di operazioni sicure ed efficienti, in qualsiasi condizione.

Concludiamo qui questo approfondimento, ma il viaggio nel mondo della cultura tecnica aeronautica non si ferma. 

Nella prossima puntata di Flight Corner, ci immergeremo nelle performance di decollo, analizzando i fattori critici che ogni pilota deve considerare per una partenza senza intoppi. 

Continuate a seguirci per rimanere aggiornati su tutte le sfide e le soluzioni che caratterizzano il volo moderno.

continua!


ACRONIMI UTILIZZATI NEL TESTO:

EASA European Union Aviation Safety Agency (Agenzia europea per la sicurezza aerea)

CS 25 Certification Specification (Specifiche di certificazione per gli aerei di grandi dimensioni)

FCOM Flight Crew Operation Manual (Manuale operativo dei Piloti)

QRH Quick Rerefence Handbook (Manuale delle procedure di emergenza)

OPT Onboard Performance Tool (Programma di calcolo delle perfomance)